L'Enciclopedia del Calcio Mondiale

Armenia

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ARMENIA

 

 

LA STORIA.

 

Il calcio comparve in Armenia ai primi del Novecento. Per la precisione, i primi club calcistici “armeni” videro la luce all’inizio del XX secolo a Costantinopoli, Smirne e in molte altre località dell’Impeto Ottomano.

Il primo incontro di cui si ha notizia ebbe luogo nel 1906, fra una squadra armena e una turca. Il club armeno portava il nome di Balta-Liman (una località nei pressi di Costantinopoli, oggi chiamata Baltalimanı); l’avversario era il Galatasaray. In seguito, il Balta-Liman fu sciolto e al suo posto nacquero altri due club, Araks e Tork.

Lo scoppio della prima guerra mondiale e il genocidio del popolo armeno portarono a un rapido declino delle attività sportive e al disimpegno degli armeni stessi nelle attività agonistiche organizzate dagli ottomani.

Negli anni Venti, dopo che ebbe fine la lunga diaspora degli armeni provocata dalle persecuzioni turche, il calcio riprese a diffondersi anche in Armenia. Il paese proclamò l’indipendenza nel 1918, ma non ci fu il tempo di istituire un campionato ufficiale. Infatti, in seguito all’annessione all’Unione Sovietica, nel 1920 le squadre armene entrarono a far parte dei campionati dell’Urss.

Nel 1926, una sorta di selezione nazionale armena non ufficiale prese parte al Campionato della Trans-Caucasia sovietica, a cui parteciparono anche una squadra di Baku (Azerbaigian) e la Georgia. La competizione si tenne a Tbilisi e sarebbe rimasta in vita fino al 1935. Alla fine degli anni Venti fu costruito il primo stadio vero e proprio, che prese il nome di Spartak Stadion.

Nel 1934 fu fondato il primo club calcistico nella città di Gyumri, il Karmir Drosh Gyumri, progenitore dell’odierno Shirak. Il primo club armeno di una certa importanza fu fondato nel 1935 a Yerevan con il nome di Spartak, che in seguito fu ribattezzato Ararat. Come accadeva all’epoca anche in tutti gli altri paesi posti sotto l’influenza sovietica, lo Spartak Yerevan era ua sorta di società polisportiva presente in tutte le principali città.

Nella stessa ottica, in quel periodo videro la luce le Dinamo, ovvero i club che rappresentavano la Polizia. Le più importanti furono quelle di Yerevan e di Leninakan.

Nel 1936 nacque il campionato dell’Urss e le squadre armene ne entrarono subito a fare parte a pieno titolo. Tre anni più tardi prese il via la Coppa della SSR Armenia, nella quale fin dai primi momenti si distinsero lo Spartak Yerevan, la Dinamo Yerevan e la Dinamo Leninakan.

Nello stesso anno nacque la Dinamo Yerevan, che di fatto rappressentava le locali forze di Polizia. Nel periodo sovietico la Dinamo si aggiudicò molte volte il titolo di campione della SSR Armenia, prima di cadere nel dimenticatoio negli anni Settanta e Ottanta.

Dal 1941 al 1944 furono interrotte tutte le attività sportive a causa della seconda guerra mondiale.

Alla ripresa dei campionati, lo Spartak Yerevan si distinse ben presto fra I club armeni, ma per decenni la squadra rimase ai margini del più vasto consesso sovietico.

Nel 1945 nacque il FIMA Yerevan, un’associazione polisportiva, che comprendeva il calcio e la pallacanestro. In linqua armena, l’acronimo “FIMA” sta per “Fizkulturayi Instituti Marzakan Akumb”, ovvero “Club Sportivo dell'Istituto di Cultura Fisica”. Il club fu fondato come rappresentante dell’Istituto Armeno di Cultura Fisica e Sportiva, ma era noto con la denominazione in lingua russa “SKIF” (“Sportivny Klub Instituta Fitz-kultury”).

Nel 1948 fu fondata ufficialmente la Sezione Calcio. In epoca sovietica, la squadra conquistò il titolo regionale armeno per ben cinque volte (1956, 1958, 1959, 1971, 1974).

Nel 1948 fu fondato il BKMA Yerevan; l’acronimo “BKMA” stava per “Banaki Kentronakan Marzakan Akumb”, che in lingua armena significa “Club Sportivo Centrale dell’Esercito”, meglio conosciuto nell’abbreviazione “CSKA” in lingua russa. Come era tipico dei paesi del “socialismo reale”, questa squadra rappresentava il Ministero della Difesa.

Nel 1958 nacque il Leninakan di Gyumri, ribattezzato più recentemente Shirak e soprannominato“Sev Hovazner” (Pantere Nere, in lingua armena), altro importante club che sarebbe divenuto noto in Europa solo negli anni Novanta. Lo Shirak è l’unico club armeno ad aver sempre partecipato all’attuale campionato di Premiyer Liga. Il nome del club è mutuato dallo stemma della dinastia Bagratuni che regnò a lungo sull’antico Regno di Armenia. Negli anni Settanta il club fu ribattezzato Olympia. Nell’epoca sovietica, la squadra non ha mai fatto parte della prima divisione del campionato nazionale. Da sempre, tuttavia, lo Shirak ha prodotto molti giocatori di talento.

Nel 1950 vide la luce il Khimik Vanadzor, che rappresentava gli impianti chimici della Kirovakan. La squadra era di buon livello e vinse il titolo di campione della SSR Armenia nel 1955 e nel 1964.

Lo sviluppo del calcio progrediva e nel 1955 fu fondato un altro importante sodalizio, il Kotayk Abovyan, che in seguito si sarebbe aggiudicato il campionato della SSR Armenia per ben quattro volte (1967, 1973, 1975, 1976).

Nei primi anni Sessanta nacque l’Araks Yerevan, un club sportivo che rappresentava il sindacato dei lavoratori dell'impianto statale “ArmElectroMachines”. La squadra vinse ben quattro campionati della SSR Armenia (1965, 1968 1969, 1977).

Nello stesso periodo, lo Spartak cambiò denominazione in Ararat Yerevan e alla fine di quel decennio iniziò a farsi strada anche nel resto dell’Unione Sovietica, nonostante la concorrenza spietata dei ben più potenti sodalizi moscoviti e ucraini.

L’Ararat è il monte dove, secondo la tradizione, sarebbe approdata l’Arca di Noè dopo il diluvio universale, ed è considerato sacro dagli armeni. Quel luogo così importante diede il nome alla squadra più forte e titolata del paese.

L’Ararat Yerevan, soprannominato “Spitak Artsivner” (Aquile Bianche, in lingua armena) trovò un posto stabile nel campionato sovietico di prima divisione e dimostrò così l’elevata qualità raggiunta in quel periodo dal calcio armeno. La squadra vinse il titolo di campione dell’Urss nel 1972 e la coppa dell’Urss nel 1972 e nel 1975. A partire dal 1972, l’Ararat entrò con pieno merito nel consesso internazionale e si qualificò per due volte ai quarti di finale della Coppa dei Campioni.

Alla fine degli anni Sessanta comparvero sulla scena alcuni giovani campioni, che portarono l’Ararat a successi impensabili fino a poco tempo prima. La squadra disponeva di giocatori come gli attaccanti Eduard Markarov e Levon Ishtoyan, e il portiere Alyosha Abramyan, che la condussero agli onori della cronaca sportiva. Negli anni Settanta l’Ararat dettò legge per diverse stagioni e rimase nella massima serie fino alla seconda metà degli anni Ottanta, grazie ad ottimi elementi come il nazionale Khoren Oganesyan.

Gli anni Ottanta videro però un lento declino delle squadre armene, all’interno del sistema calcistico sovietico, che vide la sua fine nel 1991.

Il 18 gennaio 1992, all’indomani della dissoluzione dell’Unione Sovietica, fu fondata la federazione calcistica armena. Lo stesso anno furono istituiti sia il campionato che la coppa nazionale. Poco tempo dopo, la federazione entrò a far parte della Fifa (1992) e dell’Uefa (1993).

Nel giro di pochi anni, il calcio divenne di gran lunga lo sport più seguito nel paese. Purtroppo, fino al 1996 gli organismi internazionali vietarono alle squadre armene di disputare le partite internazionali casalinghe sul proprio territorio, a causa del grave conflitto militare in atto ai confini con l’Azerbaigian, finalizzato al controllo della regione del Nagorno-Karabakh (Artsakh, in lingua armena).

A partire dalla fine degli anni Novanta, inoltre, l’Armenia è stata tormentata da una profonda crisi economica. Lo sport, considerato una sorta di attività secondaria, ha subito le inevitabili conseguenze della difficile realtà del paese. Tra la fine degli anni Novanta e l’inizio del XXI secolo, la scarsità di risorse finanziarie ha costretto allo scioglimento di numerosi club, al loro ridimensionamento o al ritiro dal calcio professionistrico. L’epoca in cui l’Ararat riempiva regolarmente lo stadio Hrazdan di Yerevan con 70.000 spettatori è ormai solo uno sbiadito e lontano ricordo. Nel 2016, addirittura, rimasero in vita solo otto club professionistici: cinque di Yerevan ed uno per ciascuna delle città di Gyumri, Kapan e Abovyan.

Più di recente, tuttavia, si è registrato qualche timido segnale di ripresa, seppur a fasi alterne, specialmente per quanto riguarda le prestazioni della Nazionale.

 

 

LA NAZIONALE.

 

L’esordio della Nazionale armena (Hayastani Futboli Azgayin Havak'akan, in lingua armena), soprannominata Havaqakan (La Squadra Collettivo), avvenne il 14 ottobre 1992 in un’amichevole con la Moldavia. L’incontro si svolse al Republican Stadion di Yerevan e terminò a reti inviolate. Il primo allenatore della neonata Nazionale armena fu Eduard Markarov, ex attaccante e autentica stella del calcio sovietico, a cavallo fra gli anni Sessanta e Settanta.

Dopo un paio di partite amichevoli disputate contro Malta (1-0) e Stati Uniti (0-1), la prima apparizione ufficiale dell’Armenia avvenne il 7 settembre 1994 a Bruxelles contro il Belgio (0-2), nel quadro delle qualificazioni agli Europei del 1996.

Proprio nel 1996 giunse sulla panchina armena il grande centrocampista dell’Ararat Yerevan degli anni Settanta e Ottanta, Khoren Oganesyan.

Gli inizi non furono esaltanti e i caucasici si classificarono all’ultimo posto nel girone: una sola vittoria all’attivo (in Macedonia, 2-1) e due pareggi, con Cipro e con i macedoni.

Nelle successive qualificazioni per France ‘98, le cose migliorarono leggermente; la squadra ottenne una vittoria e cinque pareggi, classificandosi al quarto posto dietro a Germania, Ucraina e Portogallo, e davanti all’Irlanda del Nord e all’Albania.

Per un lungo periodo, gli allenatori della Nazionale armena rimasero alla guida della squadra per meno di due anni ciascuno. Nel 2006 arrivò lo scozzese Ian Porterfield che portò nuove filosofie di gioco e condusse l’Armenia ai primi risultati importanti della sua giovane storia, come le vittorie contro Kazakistan (2-0) e Polonia (1-0) e un prestigioso pareggio con il Portogallo di Cristiano Rinaldo (1-1).

Purtroppo, la prematura scomparsa di Porterfield lasciò un grande vuoto, non facilmente colmabile dai suoi successori e inevitabilmente la qualità del gioco ne risentì.

Nella marcia di avvicinamento a Euro 2012 l’Armenia, guidata da Vardan Minasyan, sfiorò una clamorosa qualificazione ai play-off per l’accesso alla fase finale della competizione. L’attacco dell’Armenia, fra l’altro, risultò il più prolifico del girone, con 22 reti all’attivo di cui 6 realizzate dal bomber Henrikh Mkhitaryan, capocannoniere di quel raggruppamento. La sfortunata sconfitta di misura (1-2) patita a Dublino l’11 ottobre 2011 ad opera dell’Irlanda di Trapattoni relegò la squadraa al terzo posto in classifica, ma l’ottima performance fu una dimostrazione chiara della crescita di tutto il movimento calcistico armeno.

Al loro ritorno all’aeroporto di Yerevan, i giocatori furono accolti come veri e propri eroi nazionali dai tifosi. Minasyan rimase sulla panchina armena fino al 2014, divenendo il tecnico rimasto più a lungo alla guida della squadra.

Fin dalla prima partita disputata dopo l’indipendenza, la tenuta di gioco casalinga dell’Armenia ha compreso i colori rosso, blu e arancione, ovvero quelli identificativi del paese secondo la tradizione. Dal 2010 l’arancione venne inglobato nel rosso. A partire dal maggio 2012, la tenuta di gioco casalinga divenne interamente rossa, mentre quella da trasferta completamente bianca.

 

CANNONIERI DELLA NAZIONALE

(agg. 13/11/2017)

25 reti

Henrikh Mkhitaryan

11 reti

Artur Petrosyan

10 reti

Gevorg Ghazaryan

9 reti

Edgar Manucharyan, Yura Movsisyan, Marcos Pizzelli

7 reti

Ara Hakobyan

6 reti

Armen Shahgeldyan, Artur Sarkisov, Aras Özbiliz

5 reti

Robert Arzumanyan, Arman Karamyan

4 reti

Tigran Yesayan

3 reti

Éric Assadourian, Albert Sarkisyan, Ruslan Koryan

 

PRESENZE IN NAZIONALE

(agg. 26/03/2019)

N.

NOME

Periodo

Pres.

Gol

1

Sargis Hovsepyan

1992-2012

132

2

2

Roman Berezovsky

1996-2015

94

0

3

Henrikh Mkhitaryan

2007-oggi

82

27

4

Robert Arzumanyan

2005-2015

74

5

5

Artur Petrosyan

1992-2004

69

11

6

Marcos Pizzelli

2008-oggi

65

11

Gevorg Ghazaryan

2007-oggi

65

11

8

Harutyun Vardanyan

1994-2004

62

1

9

Hamlet Mkhitaryan

1994-2008

56

2

10

Romik Khachatryan

1997-2008

54

1

 

MARCATORI IN NAZIONALE

(agg. 26/03/2019)

N.

NOME

Periodo

Gol

Pres.

1

Henrikh Mkhitaryan

2007-oggi

27

82

2

Yura Movsisyan

2010-oggi

14

38

3

Artur Petrosyan

1992-2004

11

69

4

Marcos Pizzelli

2004-oggi

11

65

5

Gevorg Ghazaryan

2007-oggi

11

65

6

Edgar Manucharyan

2004-oggi

9

53

Ara Hakobyan

1998-2008

7

42

8

Armen Shahgeldyan

1992-2007

6

53

Aras Özbiliz

2012-oggi

6

39

Artur Sarkisov

2011-oggi

6

38

 

ALLENATORI NAZIONALE

(agg. 27/03/2019)

Periodo

NOME

Naz.

1992-1994

Eduard Markarov

ARM

1995-1996

Samvel Darbinyan

ARM

1996-1997

Khoren Hovhannisyan

ARM

1998-1999

Souren Barseghyan

ARM

2000-2001

Varuzhan Sukiasyan

ARM

2002

Andranik Adamyan

ARM

2002

Oscar López

ARG

2003

Andranik Adamyan

ARM

2003-2004

Mihai Stoichița

ROU

2004-2005

Bernard Casoni

FRA

2005-2006

Henk Wisman

NED

2006-2007

Ian Porterfield

SCO

2007

Vardan Minasyan

Tom Jones

ARM

ENG

2008-2009

Jan Poulsen

DEN

2009-2014

Vardan Minasyan

ARM

2014-2015

Bernard Challandes

SUI

2015

Sargis Hovsepyan

ARM

2015-2016

Varuzhan Sukiasyan

ARM

2016-2018

Artur Petrosyan

ARM

2018

Vardan Minasyan

ARM

2018-oggi

Armen Gyulbudaghyants

ARM

 

 

IL CAMPIONATO.

 

Al momento dell’indipendenza del paese (1992) il calendario delle competizioni sportive andava da aprile a novembre. Dal campionato 2012/13, la stagione agonistica è stata spostata da agosto ad aprile, per renderla più simile alla maggior parte degli altri paesi europei. I giocatori tesserati sono circa 10.000. I tornei giovanili vengono utilizzati, tra l’altro, per scoprire i nuovi talenti, da lanciare in particolar modo nelle rappresentative U-21 e U-19.

Il campionato di prima divisione (Premiyer liga) conta in genere 8-10 club, quello di seconda (Arrajin bazhin) una dozzina, di cui 7-8 “squadre riserva” dei club della Premiyer liga. È prevista una sola promozione/retrocessione fra le due categorie, anche se tale numero varia di anno in anno.

Oltre al glorioso Ararat Yerevan, le squadre più importanti dell’Armenia sono il Pyunik Yerevan, lo Shirak Gyumri e il Banants Kotayk (oggi noto con il nome di Urartu).

 

STRUTTURA CAMPIONATI

Liv.

NOME LEGA

n° club

1

Premiyer liga

9

2

Arrajin bazhin

12 (*)

(*): 8 squadre riserva.

 

 

I CLUB PRINCIPALI.

 

FC PYUNIK. Il Pyunik di Yerevan fu fondato nel 1992 con il nome di Homenetmen Yerevan e divenne da subito uno dei club più popolari ed amati del paese. La squadra vinse il primo campionato disputato dopo l’indipendenza dall’Urss (1992), titolo assegnato a pari merito con l’FC Shirak.

Nel 1995 lo Homenetmen fu ribattezzato con l’attuale denomninazione di Pyunik (“Fenice”, in lingua armena).

Nel 2001 il neopromosso FC Armenicum confluì nell’FC Pyunik generando un sodalizio ancora più forte e completo. La nuova dirigenza, guidata da Ruben Hayrapetyan, un ricco uomo d’affari e personaggio politico di primo piano, diede un importante impulso alla crescita del club, con l’acquisto di alcuni interessanti giocatori armeni, africani e sudamericani, che completarono una rosa già competitiva.

La vitotria del campionato nel 2001 e della coppa nazionale nel 2002 segnarono l’inizio di un inarrestabile dominio che portò alla conquista di 10 titoli consecutivi dal 2001 al 2010.

A livello internazionale, nel primo turno della Champions League 2002/03, il Pyunik confermò il buon livello raggiunto, eliminando i finlandesi del Tampere e portando per la prima volta una squadra armena al secondo turno di una competizione europea.

Nel 2017, il club fu acquisito dal magnate armeno Arthur Soghomonyan, con l’obiettivo di portare ad un’ulteriore sviluppo dell’FC Pyunik anche a livello internazionale.

Ad oggi, in totale, il Pyunik ha vinto 14 campionati (1992, 1995/96, 1996/97, 2001, 2002, 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2014/15), otto coppe nazionali (1995/96, 2002, 2004, 2009, 2010, 2012/13, 2013/14, 2014/15) e 8 super coppe (1998, 2002, 2004, 2005, 2007, 2008, 2010, 2011, 2015).

Dal 1992 al 1999 il Pyunik giocò le partite casalinghe allo stadio Hrazdan. Nel 1999 la squadra si trasferì al Vazgen Sargsyan Republican Stadium, appena ristrutturato. Il club ha utilizzato saltuariamente anche il Pyunik Stadium e il Pyunik Training Centre (entrambi di proprietà dello stesso Pyunik) e lo Yerevan Football Academy Stadium. Attualmente è in costruzione il “nuovo” Pyunik Stadium, che comprenderà anche un centro sportivo e sarà ultimato nei primi anni Venti.

I maggiori rivali del Pyunik sono il Banants e l’Ararat, con il quale esiste una rivalità cittadina molto accesa, che dà vita a un derby molto sentito da entrambe le tifoserie. Il Banants, che in origine aveva sede nella regione di Kotayk, trasferì la sua sede a Yerevan nel 2001.

Al di là della loro rivalità, il Pyunik e il Banants possiedono le migliori scuole calcistiche giovanili dell’Armenia. Nel dicembre 2018, l’FC Pyunik ha stipulato un accordo con il CD Leganés (Spagna) finalizzato alla valorizzazione dei giovani talenti armeni.

L’FC Pyunik possiede anche una squadra riserva, il “Pyunik-2”, che fu fondata nel 2001 e che milita in seconda divisione.

 

SHIRAK SC GYUMRI. Lo Shirak Sports Club fu fondato nella città di Gyumri nel 1958, è uno dei club più antichi del paese ed è l’unico ad aver sempre partecipato al campionato armeno di Premiyer liga.

Il club è soprannominato “Sev Hovazner”(“Pantere Nere”, in lingua armena), nome mutuato dallo stemma della dinastia Bagratuni che regnò sull’antico Regno di Armenia.

Negli anni Settanta il club era denominato Olympia. Nell’epoca sovietica, la squadra non ha mai fatto parte della prima divisione del campionato nazionale dell’Urss.

Lo Shirak ha prodotto da sempre giocatori di talento, spesso anche titolari della Nazionale armena, come Artur Petrosyane Harutyun Vardanyan.

Lo Shirak è il secondo club più titolato del paese. Infatti, a partire dal 1992 la squadra ha vinto quattro campionati (1992, 1994, 1999, 2012/13), una coppa nazionale (2011/12) e quattro super coppe (1996, 1999, 2003, 2013).

Dal 2005 al 2010, lo Shirak soffrì gravi problemi economici e nel 2010, ne acquisì la proprietà Arman Sahakyan, imprenditore e parlamentare armeno.

Il miglior risultato a livello europeo è stato l’approdo al secondo turno di Europa League nel 2012/13.

Il club ha sede al Gyumri City Stadium (2.844 posti), che comprende una sezione per il Calcio, una per il Futsal ed una per la Pallacanestro. Allo Shirak SC appartiene l’FC Shirak-2, squadra riserva che disputa il campionato di seconda divisione. I colori sociali sono il giallo-ocra e il nero.

 

FC ARARAT YEREVAN. L’Ararat Yerevan fu fondato il 10 maggio 1935, con il nome di Spartak Yerevan, una squadra di calcio che rappresentava la società sportiva sovietica “Spartak”. Questo club è il più amato del paese, fin dai tempi dei grandi successi ottenuti proprio in epoca sovietica.

Il nuovo sodalizio, guidato dal tecnico Vramshapuh Merangulyan, iniziò la sua attività partecipando alle conpetizioni locali armene e conquistò il primo trofeo nel 1940, la Coppa della SSR Armenia. Per i successivi quattro anni tutte le competizioni sportive furono interrotte a causa della seconda guerra mondiale.

Nel 1944 ripresero le attività agonistiche e il club partecipò alla Coppa dell’Urss. Durante quel torneo, lo Spartak Yerevan si rifiutò di scendere in campo contro gli arcirivali georgiani della Dinamo Tbilisi e venne pertanto escluso dal torneo.

A partire dal 1945, il club prese parte al campionato della Repubblica Socialista Sovietica Armena. Nel 1947 la squadra disputò una stagione molto brillante e si classificò al secondo posto nel campionato transcaucasico. L’anno seguente giunse un’inaspettata retrocessione, ma nel 1949 lo Spartak, con 13 vittorie su 18 partite, si garantì l’accesso agli spareggi e la storica promozione alla prima divisione sovietica, nella quale esordì nel 1949/50 (12° posto).

Dopo quella prima breve apparizione, il club partecipò di nuovo alla prima divisione sovietica dal 1960 al 1963 e, dopo aver mutato denominazione in Ararat, dal 1966 al 1991.

Nel 1973 l’Ararat vinse il titolo di campione dell’Urss e la coppa nazionale sovietica; nel 1972 e nel 1976 conquistò due ottimi secondi posti e nel 1975 si aggiudicò la Coppa dell’Urss per la seconda volta. In totale l’Ararat partecipò per 33 stagioni al campionato nazionale sovietico, per complessive 1.026 partite, 352 vittorie, 280 pareggi e 394 sconfitte, con 1.150 reti realizzate e 1.306 subite.

A partire dal 1972, la squadra partecipò alle competizioni europee, raggiungendo i quarti di finale di Coppa dei Campioni nel 1974/75, edizione in cui sfiorò una clamorosa qualificazione alle semifinali ai danni del Bayern di Beckenbauer. L’Ararat terminò l’ultima stagione del calcio sovietico (1991) al settimo posto in classifica.

Dopo la dissoluzione dell’Urss, l’Ararat entrò a far parte del campionato armeno. La squadra riuscì a vincere il titolo solo una volta (1993), a cui vanno aggiunte 5 coppe nazionali armene (1993, 1994, 1995, 1997, 2008) e una super coppa (2008). Il 16 luglio 2018 l’Ararat Yerevan è stato ribattezzato Ararat-Armenia.

L’Ararat è soprannominato Spitak Artsivner (Aquile Bianche, in lingua armena). L’attuale stadio è l’Alashkert Stadium di Yerevan (6.850 posti). L’Ararat possiede un centro allenamenti ben attrezzato, situato nel villaggio di Dzoraghbyur, alla periferia orientale di Yerevan. Il centro occupa un’area di circa 5 ettari e fu inaugurato nel 2007. Proprio nel 2007 fu fondata anche la squadra riserva dell’Ararat Yerevan-2, che partecipa al campionato di seconda divisione.

 

FC BANANTS. Il Banants fu fondato il 21 gennaio 1992 da Sarkis Israelyan con il nome di Banants Kotayk. La prima sede del club fu stabilita infatti nel villaggio di Kotayk. Il nome Banants, scelto dal suo fondatore, era invece quello del suo villaggio natale, ribattezzato di recente con il nome di Bayan.

Al termine della stagione 1995, il Banants subì una grave crisi finanziaria che lo portò ad essere incorporato dall’FC Kotayk Abovyan. Nel 2001, il club venne rifondato con l’originale nome di FC Banants con sede a Yerevan. Nel 2019 è infine stato ribattezzato Urartu Yerevan.

All’inizio del 2003, il Banants incorporò lo Spartak Yerevan mantenendo il proprio nome. In pratica lo Spartak divenne il settore giovanile del Banants e in seguito assunse la denominazione di Banants-2. Grazie a quella fusione, il club acquisì molti giocatori dallo Spartak, fra cui il talentuoso attaccante Samvel Melkonyan. Inoltre, l’inserimento di alcuni giovani diede nuova linfa alla squadra che fece un salto di qualità importante, inserendosi nelle zone alte della classifica e conquistando la coppa nazionele nel 2007.

Il Banants ha vinto un campionato (2013/14), tre coppe nazionali (1992, 2007, 2016) e una super coppa (2014). A livello internazionale, la squadra non è mai andata oltre il secondo turno preliminare di Europa League.

La costruzione del nuovo Banants Stadium, patrocinata dalla Fifa, ebbe inizio nel 2006. L’impianto, che sorge nel distretto di Malatia-Sebastia di Yerevan, fu inaugurato nel 2008 ed ha oggi una capacità di 4.860 posti. Il club possiede anche un importante centro sportivo (Banants Training Centre), situato nei pressi dello stadio.

Fanno capo al club vari gruppi di tifosi organizzati. Il più importante è quello dei Banants Ultras, composto in prevalenza da sostenitori provenienti dal distretto Malatia-Sebastia.

 

DINAMO YEREVAN. Questo club fu fondato nel 1936 come espressione delle locali forze di Polizia. Nell’era sovietica la squadra si aggiudicò per ben sei volte il titolo di campione della SSR di Armenia (1936, 1937, 1946, 1947, 1948, 1949).

Caduta nel dimenticatoio negli anni Settanta e Ottanta, la Dinamo fu rifondata all’indomani dell’indipendenza dell’Armenia (1992). La sede fu posta al Kasaghi Marzik Stadium nella cittadina di Ashtarak. A causa di gravi problemi finanziari, purtroppo, il club fu sciolto nel 2008.

 

LOKOMOTIV YEREVAN. Il Lokomotiv Yerevan era nato nel 1945, all’indomani della seconda guerra mondiale, come rappresentante calcistico del dipartimento delle ferrovie statali di Yerevan, cosa usuale nei paesi dell’allora orbita sovietica. Dopo un terzo posto conquistato nel 1947 e un secondo nel 1948, la squadra vinse il titolo di campione della Repubblica Socialista Sovietica di Armenia nel 1963. Seguì un lungo periodo di anonimato fino allo scioglimento del club, avvenuto con la proclamazione dell’indipendenza del paese dall’Urss (1992).

Il club fu rifondato con il nome di FC Lokomotiv Yerevan nel 2002 ed iniziò il nuovo corso professionistico con la partecipazione al campionato di seconda divisione. Ma i gravi problemi finanziari di quel periodo portarono al suo scioglimento prima dell’inizio della stagione 2005. Nell’aprile 2018 è ricominciata l’avventura del Lokomotiv Yerevan che, ricostituito, ha preso parte al campionato di seconda divisione 2018/19. La squadra disputa gli incontri casalinghi al Mika Stadium di Yerevan (7.250 posti).

 

BKMA YEREVAN. Questo club nacque nel 1948 e rimase in vita fino al 1997. L’acronimo “BKMA” sta per “Banaki Kentronakan Marzakan Akumb”, che in lingua armena significa “Club Sportivo Centrale dell’Esercito”, meglio conosciuto nell’abbreviazione “CSKA” in lingua russa. La squadra ha rappresentato per quasi mezzo secolo il Ministero della Difesa. Il miglior risultato fu la promozione nella prima divisione armena, avvenuta nel 1997. Nello stesso anno il club, già in gravi difficoltà economiche, fallì e dovette ritirarsi dal campionato. Da allora è rimasto inattivo.

 

FIMA YEREVAN. Il FIMA Yerevan nacque nel 1945 come associazione polisportiva, che comprendeva il calcio e la pallacanestro. In linqua armena, l’acronimo “FIMA” sta per “Fizkulturayi instituti marzakan akumb”, ovvero “Club Sportivo dell'Istituto di Cultura fisica”. Il club fu fondato come rappresentante dell’Istituto Armeno di Cultura Fisica e Sportiva, ma era noto con la denominazione in lingua russa “SKIF” (“Sportivny Klub Instituta Fitz-kultury”).

Nel 1948 nacque ufficialmente la sezione Calcio. In epoca sovietica, la squadra conquistò il titolo regionale armeno per ben cinque volte (1956, 1958, 1959, 1971, 1974). Dopo aver superato vaarie difficoltà, prevalentemente economiche, la squadra fu sciolta nel 2006. Rimane tutt’oggi attiva la sezione Basket.

 

FC KOTAYK ABOVYAN. Fondato nel 1955, il Kotayk è uno dei più antichi club dell’Armenia. Dopo aver militato per molti anni nel campionato della SSR Armenia (quattro titoli negli anni 1967, 1973, 1975, 1976) e nelle prime divisioni di quello sovietico, la squadra debuttò nel 1992 nel neonato campionato armeno di prima divisione. Il Kotayk, infine, esordì in Europa nella Coppa delle Coppe 1996/97 contro i ciprioti dell’AEK Larnaca.

A causa della difficile situazione finanziaria, il Kotayk fu sciolto nel 2005 e lasciò così il calcio professionistico. Dopo una breve ricomparsa nel 2016, sostenuta da alcuni investitori locali, il club fu costretto ad abbandonare nuovamente i propri sogni di riscatto.

 

KHIMIK VANADZOR. Fondato nel 1950, rappresentava gli impianti chimici della Kirovakan. La squadra vinse il titolo di campione della SSR di Armenia nel 1955 e nel 1964. Il club fu sciolto nel 1993.

 

 

I GIOCATORI PIÙ RAPPRESENTATIVI.

 

Levon Arutyunovich Ishtoyan. Nato il 3 settembre 1947, Ishtoyan si distinse come uno dei migliori attaccanti dell’Urss, vincendo un campionato (1973) e due coppe nazionali (1973, 1975) con la maglia dell’Ararat Yerevan, dove si era trasferito nel 1968 proveniente dallo Shirak Gyumri.

Debuttò con la Nazionale sovietica il 18 settembre 1971 in un’amichevole contro l’India. Partecipò alle qualificazioni per gli Europei 1972, ma non venne convocato per la fase finale in Belgio. Fu schierato in campo contro la Francia nelle qualificazioni ai Mondiali 1974.

Alla fine degli anni Ottanta emigrò negli Stati Uniti, fondando una scuola calcio a Los Angeles, la “Ishtoyan Soccer Academy”.

 

Eduard Artyomovich Markarov. Esordì nel 1960 a 18 anni come attaccante della Torpedo Armavir. Dal 1961 al 1970 militò nel Neftchi Baku prima di accasarsi all'Ararat Yerevan, dove terminò la carriera dopo aver vinto un campionato sovietico (1973) e due coppe dell’Urss (1973, 1975). Nella Coppa dei Campioni 1974/75, in cui l’Ararat raggiunse i quarti di finale, fu capocannoniere a pari merito con il tedesco Gerd Müller (5 reti). Dal 1966 al 1968 vestì anche la maglia della Nazionale sovietica, prendendo parte ai Mondiali 1966 (4° posto). Markarov era dotato di una tecnica individuale eccellente, unita a una buona dose di fantasia e ad una notevole precisione nel tiro, che lo resero un autentico spauracchio per i portieri avversari.

Nel 1976 intraprese la carriera di allenatore sulla panchina dell’Ararat Yerevan, rilevando il dimissionario Victor Maslov. Dopo altre esperienze a livello di club, fu chiamato a dirigere la neonata Nazionale armena ( 1992-1994). Dopo aver guidato altri importanti club, fra cui il Mika (2 coppe di Armenia: 2000, 2001) e il Kilikia, terminò la sua carriera nel 2011.

Fu insignito due volte del riconoscimento di Maestro dello Sport dell’Urss (1963, 1973) e di miglior allenatore della SSR di Armenia (1983).

 

Khoren Grigori Oganesyan. Oganesian (Hovhannisyan, in lingua armena) è considerato una vera e propria leggenda dell’Ararat Yerevan e del calcio armeno in generale.

Nacque a Yerevan il 10 gennaio 1955 da una famiglia dedita allo sport e fin da piccolo si distinse a livello di calcio giovanile. Nel 1973 fu lanciato nella Nazionale sovietica U-21 con cui vinse gli Europei di categoria nel 1976.

Esordì nella primavera 1975 come centrocampista nella prima squadra dell’Ararat Yerevan, dove rimase fino al 1985, divenendone il capitano (93 reti in 295 presenze, record armeno in epoca sovietica) e vincendo una Coppa dell’Urss (1975). In seguito militò in altri club armeni e uzbeki, prima di appendere le scarpe al chiodo nel 1996. In totale realizzò 122 reti in 391 partite.

Molto abile con il sinistro, Oganesian era un ottimo organizzatore del gioco. Autentico punto di riferimento per i compagni, non disdegnava improvvise e pericolose verticalizzazioni delle azioni.

Con la Nazionale maggiore sovietica (1979-1984) collezionò 34 presenze con 6 reti, quasi tutte decisive. Oganesian conquistò la medaglia di bronzo alle Olimpiadi 1980. Nel 1982 fu il primo armeno a partecipare a un Campionato Mondiale.

Nel 1975 fu proclamato miglior giocatore dell’Urss dalla rivista sovietica “Smena”. Nel 1976 fu insignito del premio di Maestro dello Sport dell’Urss. Nel 2003 la federazione armena lo nominò miglior giocatore degli ultimi 50 anni; nel 2005 fu eletto miglior giocatore armeno del XX secolo.

Nel 1991 intraprese la carriera di allenatore alla guida del Tavriya Simferopol (Ucraina). Con il crollo dell’Unione Sovietica si trasferì in Armenia e dopo alcune esperienze a livello di club, fra cui lo Homenetmen fondato da lui stesso, approdò sulla panchina della Nazionale armena (1996-1997). Con lo Homenetmen, nel frattempo ribattezzato Kilikia e poi Pyunik, vinse i campionti 1995/96 e 1996/97, la coppa nazionale 1996 e due super coppe (1996, 1998).

 

Nikita Pavlovich Simonyan. Nato il 12 ottobre 1926, Simonyan è considerato uno dei più forti attaccanti sovietici di tutti i tempi.

Nel 1954 fu insignito del titolo di Maestro degli Sport dell’Urss. Nel 1968 e nel 1970 fu proclamato miglior allenatore dell’Urss e rimane il più grande marcatore di tutti i tempi dello Spartak Moskva, con 160 reti all’attivo.

Simonyan crebbe nelle giovanili della Dinamo Sukhumi (Abcasia sovietica) fino all’età di 16 anni, quando si trasferì a Mosca nel Krylya Sovetov. Nel 1949 si trasferì allo Spartak Moskva, dove aveva sempre desiderato giocare e dove sarebbe rimasto fino al termine della carriera. Già dalla prima stagione Simonyan divenne il capocannoniere del campionato con 26 reti all’attivo. L’anno seguente ne realizzò ben 34, stabilendo un record che sarebbe rimasto imbattuto fino al 1985.

Nel 1950 lo Spartak conquistò anche la Coppa dell’Urss per la prima volta e nel 1952 vinse il campionato, replicando il successo nel 1953, nel 1956 e nel 1958. Quando Simonyan si ritirò nel 1959, aveva realizzato 133 reti in 233 presenze con la maglia dello Spartak, un primato che rimane tutt’oggi imbattuto.

Con la maglia della Nazionale sovietica (1954-1958) collezionò 20 presenze con 10 reti all’attivo, conquistando la medaglia d’oro nel 1956 ai Giochi Olimpici di Melbourne. Partecipò ai Mondiali di Svezia nel 1958 come capitano dell’Urss che raggiunse i quarti di finale.

Esordì come tecnico nel 1960 sulla panchina dello Spartak Moskva (1960-1965 e 1967-1972), con cui vinse due campionati (1962 e 1969) e tre Coppe dell’Urss (1963, 1965 e 1971). Dal 1973 al 1974 allenò l’Ararat Yerevan vincendo (1973) sia il titolo nazionale sovietico che la Coppa dell’Urss. Nel 1977 passò alla guida della Nazionale sovietica fino al 1979. Dopo un breve periodo trascorso in Ucraina al Chornomorets Odesa, concluse la sua carriera all’Ararat nel 1985.

Simonyan è stato insignito di numerosi riconoscimenti, sia nel calcio sovietico che dalla Fifa. Nel novembre 2009, divenne presidente della Federazione calcistica Russa.

 

Henrikh Mkhitaryan. Autentico mito del calcio armeno, Mkhitaryan è un centrocampista offensivo molto eclettico e di grande talento e fantasia. La sua versatilità gli consente di ricoprire anche i ruoli di seconda punta e di ala. Attualmente è il capitano e il capocannoniere di tutti i tempi della Nazionale armena, nonché miglior giocatore ex sovietico in attività.

Figlio d’arte dell’attaccante Hamlet Mkhitaryan, Henrikh nacque a Yerevan il 21 gennaio 1989, crebbe nelle giovanili del Pyunik ed esordì in prima squadra a 17 anni. Con il Pyunik vinse 4 campionati consecutivi, una coppa nazionale e 2 super coppe, prima di trasferirsi in Ucraina al Metalurh Doneck nel 2009.

L’anno seguente fu acquistato per la cifra record di 6 milioni di euro dallo Shakhtar Doneck, con cui vinse 3 campionati e tre coppe di Ucraina in 4 anni, mettendo in luce il suo carattere da leader anche in Champions League. Allo Shakhtar, Mkhitaryan divenne rinomato per la sua facilità di realizzazione (media di 0,75 reti a partita) e per la sua creatività, tanto da essere paragonato a Zidane, l’idolo della sua infanzia.

Nel 2013 approdò al Borussia Dortmund vincendo una super coppa di Germania e diventando uno dei migliori centrocampisti europei. Nel 2016 si trasferì al Manchester United, con cui vinse una FA Cup e una Europa League. Nel 2018 milita nell’Arsenal e l’anno seguente è approdato alla Roma.

Mkhitaryan debuttò in Nazionale a 18 anni, il 14 gennaio 2007, in un’amichevole contro Panama. Fu capocannoniere del girone nelle qualificazioni a Euro 2012 (6 reti). A lui sono stati attribuiti anche numerosi premi individuali dalle dfederazioni armena, ucraina, tedesca e inglese, nonché dall’Uefa stessa.

Nel 2012 il governo del suo paese gli ha conferito un importante riconoscimento per le sue attività in favore dei diritti del popolo armeno e per la sua straordinaria carriera sportiva. Nel 2019 Mkhitaryan ha rinunciato a disputare la finale di Europa League a Baku con la maglia dell’Arsenal, per motivi di sicurezza dovuti al conflitto armanto ancora in corso fra Armenia e Azerbaigian per il possesso della regione del Nagorno-Karabakh contesa fra i due paesi.

 

Artur Petrosyan. Centrocampista della Nazionale armena dal 1992 al 2004, Petrosyan esordì a 18 anni (1989) nello Shirak Gyumri. Fin da subito Petrosyan si mise in evidenza per la sua propensione al gol che gli valse 170 reti in 431 partite disputate con le maglie di vari club armeni, israeliani e svizzeri. Il 14 ottobre 1992 esordì in Nazionale, con la cui maglia ha totalizzato 11 reti in 69 partite. Dal 2016 al 2018 ha allenato l’Armenia.

 

Gevorg Ghazaryan. Centrocampista offensivo classe 1988,Ghazaryan ha ricoperto spesso il ryolo di attaccante per la sua straordinaria propensione al gol. Debuttò a 19 anni (2005) nel Pyunik, con cui vinse 5 campionati, due coppe nazionali e una super coppa, per poi trasferirsi prima al Metalurh Doneck (Ucraina, 2011), quindi in Grecia (Olympiacos e Kerkyra) e infine al Maritimo (Portogallo).

Dopo una breve esperienza nella rappresentativa U-21, Ghazaryan esordì nella Nazionale maggiore nel 2007 contro il Portogallo (1-1). Insieme a Mkhitaryan, è considerato il più forte attaccante di tutti i tempi della Nazionale armena.

 

Fra gli altri nazionali citiamo le seconde punte Edgar Manucharyane Aras Özbiliz, il centrocampista brasiliano naturalizzato armeno Marcos Pizzelli, gli attaccantiYura Movsisyan, Armen Shahgeldyan, Artur Sarkisov e Arman Karamyan, i centrocampisti  Robert Arzumanyan e Albert Sarkisyan.

 

 

GLI STADI.

 

Durante il primo decennio del XXI secolo, in Armenia sono stati costruiti e ristrutturati molti stadi di calcio. Tuttavia, molti impianti edificati in epoca sovietica sono ancora in cattive condizioni.

La maggior parte dei club professionistici, comunque, possiede un proprio stadio e talvolta una scuola di formazione calcistica.

 

HRAZDAN STADIUM. Lo stadio nazionale è il Hrazdan Stadium di Yerevan che attualmente ha una disponibilità di 54.208 posti, tutti a sedere. Si tratta dell’impianto sportivo più grande del paese e viene utilizzato quasi esclusivamente per il calcio. Prima dei recenti ammodernamenti (2008), lo stadio disponeva di oltre 70.000 posti e in epoca sovietica era il quarto impianto dell’Unione Sovietica per capacità.

L’ideaa di costruire uno stadio di calcio nella stretta valle del fiume Hrazdan nacque negli anni Cinquanta dal vice primo ministro sovietico Anastas Mikoyan, durante una visita a Yerevan. Quella valle costituiva una sorta di anfiteatro naturale e si prestava bene alla creazione di un’opera di questo genere, che inizialmente prevedeva circa 30.000 posti a sedere, aumentati poi fino ad oltre 75.000.

Trascorse molto tempo prima che il progetto si concretizzasse. Nel 1967 le autorità sovietiche avviarono la stesura dei progetti affinché lo stadio, il primo al mondo costruito su un’area totalmente montuosa, fosse realizzato entro il 1970. Per quell’opera furono stanziati 5 milioni di rubli.

I lavori per la realizzazione iniziarono a metà del 1969 e furono ultimati in soli 18 mesi. L’impianto fu inaugurato il 29 novembre 1970 alla presenza di Leonid Brezhnev, in occasione delle celebrazioni per il 50° anniversario della “sovietizzazione” dell’Armenia.

Nel 1971 il governo sovietico attribuì il premio per il migliore edificio dell’anno ai tecnici che avevano contribuito alla sua costruzione, ovvero gli architetti Koryun Hakobyan e Gurgen Musheghyan e l’ingegnere Edward Tossunian, tutti armeni.

Il Hrazdan Stadium ospitò la sua prima partita ufficiale il 19 maggio 1971: Ararat Yerevan - Kairat Almaty 3-0 (78.000 spettatori).

Questo stadio è stato teatro di alcuni gloriosi momenti del calcio armeno durante l’era sovietica, fra cui la vittoria del campionato e della coppa dell’Urss da parte dell’Ararat Yerevan nel 1973, che consentì alla squadra di raggiungere i quarti di finale della Coppa dei Campioni 1974/75.

Nel 1978 il Hrazdan Stadium ospitò alcuni match della Nazionale dell’Urss e nel 1985 fu sede del Fifa World Youth Championship.

Dopo l’indipendenza (1992) l’impianto è stato teatro di numerose finali della Coppa di Armenia, nonché della cerimonia di apertura dei Giochi Pan-Armeni del 2003. Ha inoltre ospitato la Nazionale armena fino al 1999, anno in cui il più piccolo Republican Stadium ne divenne la sede definitiva.

Il record di spettatori presenti al Hrazdan Stadium per la Nazionale (42.000) risale al 9 ottobre 1996, in occasione delle qualificazioni a France ’98: Armenia – Germania 1-5. A partire dal 1999, l’impianto ospita anche gli incontri internazionali dei club armeni.

Nel 2003 lo stadio fu privatizzato e venduto alla Hrazdan Holding CJSC, che ne iniziò la ristrutturazione nel 2005. I lavori terminarono dopo tre anni. L’impianto fu riaperto il 6 settembre 2008, in occasione dell’incontro fra l’Armenia e la Turchia (oltre 30.000 spettatori). Di recente sono iniziati ulteriori lavori di ammodernamento per adeguare lo stadio ai nuovi standard Uefa, al fine di permettere lo svolgimento di eventuali future finali delle competizioni continentali.

 

VAZGEN SARGSYAN REPUBLICAN STADIUM. Conosciuto anche con il nome di Hanrapetakan Stadium (ovvero Republican Stadium) è un impianto multiuso situato a Yerevan. I lavori per la sua costruzione risalgono al 1933 e nel 1935, in piena era sovietica, fu inaugurato con il nome di Dinamo Stadium. Nel 1953 ne venne terminato l’ampliamento, avviato dopo la fine della seconda guerra mondiale.

Il 28 dicembre 1999, dopo l'assassinio dell'ex primo ministro armeno Vazgen Sargsyan, lo stadio fu ribattezzato Vazgen Sargsyan Republican Stadium. Era terminata da poco un’importante ristrutturazione, supportata anche da fondi provenienti dall’Uefa.

Nel 2008 l’impianto è stato nuovamente ammodernato con la supervisione dell’architetto Koryun Hakobyan.

Attualmente questo stadio è di proprietà della federazione armena e viene utilizzato principalmente dall’Ararat Yerevan e dal Pyunik, ma anche sede dalla Nazionale. La sua capacità è di 14.403 posti a sedere (tutti al coperto), malgrado il record di presenze sia di 16.000 spettatori, stabilito l’11 ottobre 2003 in occasione dell’incontro Armenia – Soagna, valido per le qualificazioni a Euro 2004.

 

GYUMRI CITY STADIUM. Costruito nel 1924, questo stadio è il più antico del paese. Quando fu fondato lo Shirak Gyumri ((1958), divenne la sede della squadra (campionato sovietico di Prima Lega).

A partire dal 1991, lo stadio è stato teatro delle ottime performance dello Shirak, sia nel campionato armeno che nella coppa nazionale.

L’impianto è stato completamente ristrutturato in due fasi, nel 1999 e nel 2012. Attualmente dispone di 2.844 posti, tutti a sedere (1.413 nella tribuna ovest e 1.431 nella tribuna est), e rispecchia in pieno gli standard di sicurezza imposti dall’Uefa. Dal 2014, il Gyumri City Stadium viene utilizzato anche da altri club in occasione degli incontri casalinghi durante le competizioni europee.

 

ALASHKERT STADIUM. Noto anche con il nome di Nairi Stadium fino al 2013, questo impianto si trova nel distretto di Shengavit, sulla riva del lago Yerevan e sulla spomda sinistra del fiume Hrazdan. Dal febbraio 2013 lo stadio è di proprietà dell’FC Alashkert (che in precedenza aveva sede a Martuni), ma viene utilizzato anche dall’Ararat Yerevan. La capacità dell’impianto è di 6.850 posti, di cui 1.850 a sedere.

L'Alashkert Stadium fu costruito ed inaugurato nel 1960 con il nome di Nairi Stadium, durante il periodo di espansione industriale del distretto di Shengavit, noto come Spandaryan raion.

Alla fine del 2013 sono stati effettuati alcuni lavori di ristrutturazione che hanno adeguato lo stadio ai moderni standard internazionali. A breve sono previsti ulteriori lavori di ampliamento.

 

Altri stadi importanti sono il Kotayk di Abovyan (7.000), il Pyunik Training Centre (casa sportiva del Pyunik), il Banants Training Centre (FC Banants), il Dzoraghbyur Training Centre (FC Ararat Yerevan), il Gandzasar Kapan Training Centre (Gandzasar Kapan FC).

 

La FEDERAZIONE, a sua volta, è proprietaria di alcuni importanti centri di formazione, fra i quali: Technical Center-Academy, situato nel distretto di Avan (Yerevan), Gyumri Football Academy, Vanadzor Football Academy, Vagharshapat Football Academy, Armavir Football Academy, Zepyur Football Training Camp, Tsaghkadzor Olympic Sports Complex.

La federazione armena gestisce il calcio sia a livello senior che a livello giovanile. Esiste anche una crescente attività nel calcio femminile, con rappresentative seniores e giovanili.

 

RIEPILOGO STADI PRINCIPALI

NOME STADIO

SEDE

SQUADRA

POSTI

ANNO

campo

Hrazdan Stadium

Yerevan

-

54.208

1970

naturale

Vazgen Sargsyan Republican Stadium

Yerevan

Nazionale

14.403

1935

naturale

Mika Stadium

Yerevan

Nazionale donne

7.250

2008

naturale

Alashkert Stadium

Yerevan

Alashkert

6.850

1960

naturale

Artik City Stadium

Artik

-

6.000

1975

naturale

Charentsavan City Stadium

Charentsavan

 

5.000

1970

artificial

Gyumri City Stadium

Gyumri

FC Shirak Gyumri

2.844

1924

naturale

Nor Hachn City Stadium

Nor Hachn

-

5.000

1972

naturale

Martuni City Stadium

Martuni

-

5.000

1974

naturale

Banants Stadium

Yerevan

Banants

4.860

2008

naturale

Vardenis City Stadium

Vardenis

-

4.500

1972

naturale

Artashat City Stadium

Artashat

-

4.500

1960

naturale

Vanadzor City Stadium

Vanadzor

Lori

4.000

1958

2018

naturale

Armavir Football Academy Stadium

Armavir

-

4.000

1980

2018

naturale

Abovyan City Stadium

Abovyan

-

3.946

1966

naturale

Kasaghi Marzik Stadium

Ashtarak

Erebuni SC

Alashkert-2

3.600

1971

naturale

Gandzasar Stadium

Kapan

Gandzasar Kapan

3.500

1963

naturale

Etchmiadzin Stadium

Vagharshapat

-

3.000

1973

naturale

Agarak Stadium

Agarak

-

3.000

 

naturale

Gyumri City Stadium

Gyumri

Shirak

Shirak-2

2.844

1924

naturale

Vachik Ghaltakhchyan Stadium

Achajur

-

2.500

2005

naturale

Hrazdan City Stadium

Hrazdan

-

2.300

 

naturale

Dilijan City Stadium

Dilijan

-

2.200

 

naturale

Arnar Stadium

Ijevan

-

2.100

2007

naturale

Arevik Stadium

Vayk

-

2.000

1985

naturale

Lchashen Stadium

Lchashen

-

2.000

1975

naturale

Yerevan Football Academy Stadium

Yereva

Ararat-Moskva

Armenia U-19

1.428

2013

naturale

Ayg Stadium

Ararat

-

1.280

 

naturale

Maralik City Stadium

Maralik

-

1.000

 

naturale

Byureghavan City Stadium

Byureghavan

-

900

 

naturale

Pyunik Stadium

Yerevan

Pyunik

Pyunik-2

780

2004

artificiale

Metallurg Stadium

Alaverdi

-

743

1970

naturale

Erebuni Stadium

Yerevan

-

544

 

naturale

Sisian Football Stadium

Sisian

-

500

2017

artificiale

Kasagh Stadium

Kasagh

-

500

1977

naturale

Yeghvard City Stadium

Yeghvard

-

500

 

naturale

Goris City Stadium

Goris

-

400

 

naturale

Yeghegnadzor City Stadium

Yeghegnadzor

-

300

1985

naturale

Vardanank-451 Stadium

Voskehat

-

250

1993

naturale

Parpi Stadium

Parpi

-

150

2013

naturale

Noyemberyan City Stadium

Noyemberyan

-

100

2013

naturale

Amasia Stadium

Amasia

-

100

2014

artificiale

 

 

 

 

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